domenica 29 gennaio 2012

Componenti della vita, trovare lavoro e mantenerlo seconda parte

Componenti della vita, trovare lavoro
 e mantenerlo 
seconda parte

Proseguiamo ad analizzare quali sono i componenti della vita che permettono di avere oltre ad un lavoro stabile anche una vita serena.
Questa e' la seconda parte e la prima la trovate qui.

Componenti della vita, trovare lavoro e mantenerlo prima parte


Abbiamo visto che la vita senza un manuale di irruzioni ci sembra un tran tran, un insieme caotico di eventi.
La cosa che mi sorprende e' che pochi si chiedono seriamente come uscirne, preferiscono seguire l'onda.
Mi auguro che voi che state leggendo questo articolo lo facciate perche' avete deciso di cavalcarla l'onda e non di essere travolti .......... quindi?
Cominciamo.
Chiediamoci per un'attimo ......... solo per un attimo se l'argomento della vita e' il caos come potrebbe il lavoro che e' parte della vita essere qualcosa di diverso dal caos?
La conoscenza delle regole generali che stanno alla base della vita porterebbe ad una sicurezza nella vita, la conoscenza di queste regole porterebbe anche ad una sicurezza nel lavoro, nelle relazioni umane ed in qualsiasi altro campo della vita.
Il mio compito e quello delle neuroscenze, se decidete di accettare questa missione, e' quello di spiegare la vita tramite strumenti ampiamente testati e avvalorati ........ il messaggio si autodistruggera' tra 20 secondi.


Vedremo come fattori come gli imprevisti e il caos saranno sotto il nostro controllo grazie alla conoscenza delle strutture che ne stanno alla base.
L'essere umano deve avere il proprio controllo.
Se potessimo diminuire la casualita' del lavoro, fare le giuste amicizie, se fossimo sicuri che la nostra istruzione contasse e avessimo una minima sicurezza che il nostro interesse, la nostra intelligenza e le nostre capacita' innate non andassero del tutto sprecate ....... le cose andrebbero meglio.
Giusto?
Cominciamo allora a vedere come posiamo ridurre la casualita' nel mondo quotidiano.
Molti di noi si preoccupano prima o poi della propria capacita' di mantenere un lavoro e intraprendere una carriera di successo e di conseguire la stabilita'.
Considerando i numerosi fattori che potrebbero turbare la nostra vita e minare la nostra sicurezza si ha un'impressione di confusione un'impressione ben fondata.
Che cos'è esattamente la confusione?

La confusione puo' essere definita come un insieme di fattori o circostanze che non sembrano avere una soluzione immediata.
Questo filmato da idea di cosa intendo per confusione. 

Piu' in generale una confusione in questo universo e' movimento casuale.
Ad esempio immaginate di essere come Ernesto Calindri nella pubblicità del Cinar in mezzo al traffico

potreste sentirvi confusi da tutto il movimento che vi sfreccia intorno.
Immaginate ora di essere una receptionist con 10 chiamate tutte insieme in arrivo .... come vi sentite?
Confusi?
Pensate ora di essere un caporeparto che deve gestire 3 emergenze e un incidente .... tutti nelle stesso momento ..... potresti sentirti in uno stato di confusione e cosi l'intera azienda.
Le confusioni per quanto grandi e spaventose possano sembrare sono composte di dati, fattori o particelle.
Sono composte da più' parti.
Una confusione rimane tale solo fino a che tutte le particelle sono in movimento.
Se state ricevendo 10 chiamate tutte contemporaneamente risolvete la confusione rispondendo correttamente o scorrettamente la prima chiamata cui prestare attenzione.
La confusione delle 10 chiamate tutte insieme diminuisce appena isolate una chiamata.
Se siete in azienda ed avete 3 emergenze ed un incidente dovete solo decidere un primo obiettivo su cui dirigere l'attenzione per ripristinare l'ordine.
La confusione continua fino a che non si distingue un singolo fattore, un singolo dato in una confusione di particelle.
Un singolo dato stabile.
Il primo pezzo che mettete sulla tavola di un puzzle.
IL singolo elemento che viene scelto e usato diventa il dato stabile per il resto.
Quando tutte le singole particelle sembrano in movimento fermatene una e osservate come le altre si allineano ad essa.
Costaterete un calo della confusione.
Un qualsiasi campo della conoscenza si sviluppa da un singolo dato stabile.
Avete mai provato ad istruire qualcuno senza riuscirvi?
Cercate di spiegargli come funziona una cosa più e più volte.
Poi lo lasciate fare e ....... prontamente ..... lui combina un gran pasticcio.
Pensate con tristezza 'no ha capito, non ha proprio afferrato il punto.'
Pensate che sia stupido?
NO e' solo confuso, non e' riuscito ad eseguire le nostre istruzioni perche' gli manca un dato stabile.
Bisogna fargli afferrare un singolo elemento.
Facciamo l'esempio di un bambino che ha difficolta' nell'esporre una materia.
Spieghiamogli le 5 W (un concetto semplice) verifichiamo che le abbia capite.
Diamogli la possibilita' di toccare il libro scolastico o il foglio che riassume la tecnica.
Ora una volta appresa questa particella stabile proseguiamo con il contenuto che deve esporre.
In matematica per esempio spiegategli la differenza che c'è tra matematica e algebra, verificate che sfogli entrambi i libri e verificato che ha appreso questa semplice differenza proseguite con il resto.
Ecc.
In una situazione confusa una persona e' stupida o e' insicura fino a quando non afferra un singolo elemento o un singolo fatto.
Collegando poi le altre cose che si e' afferrato ben presto si potra' padroneggiare l'intera confusione.
Quando istruite qualcuno trovate un punto di ingresso alla sua confusione  una singola particella stabile.
Ditegli questo e' un computer, poi fate si che ne sia sicuro che lo tocchi, che lo accarezzi, che prema i tasti della tastiera ..... sarete sorpresi nel vedere come la sua sicurezza aumenti.
Non e' neanche importante quale dato impari per primo dovete pero' fargli capire un dato basilare altrimenti si perdera' nella confusione.
Potremmo chiamare la confusione casualita' incontrollata.
Se potrete esercitare un controllo sulla casualita' risolverete le confusioni.
Chiedetevi ora che cos'e' secondo voi la sicurezza?
Me lo sono chiesto piu' volte .... fin da bambino e ho dedotto che e' la capacita' di superare la confusione, di aggirarla o di portarvi ordine.
Avete adottato molte particelle stabili per controllare le confusioni e le insicurezze della vita.
Una particella stabile ve la posso fornire oggi io ......... la prossima settimana arrivera' la terza parte.
Sono stanco ...... mi riposo un poco.
Alla prossima.


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venerdì 27 gennaio 2012

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Angela Foi

Angela Foi
Angela Foi, laureata in Lingue e letterature straniere nel 1975, all'Università Cattolica di Milano, inizia la sua carriera insegnando inglese nell’ambito della formazione professionale e aziendale. Per ragioni professionali e di grande interesse personale, per anni si occupa delle dinamiche di comunicazione e relazione: partecipa a corsi in Italia e all’estero e ne studia gli autori e le correnti fondamentali. Abbandona l’insegnamento dell’inglese per passare a quello della comunicazione in molti corsi di formazione a diversi livelli e, attualmente in pensione, continua la docenza presso diverse realtà e Università del tempo Libero. È stata referente in materia per alcune riviste nazionali. In provincia di Milano ha fondato e condotto PAL.CO - PALestra di COmunicazione, realtà che non ha voluto chiamare scuola, ma PALESTRA, poiché la forte prerogativa era quella di coinvolgere i partecipanti nel “fare”, mettendosi in gioco, piuttosto che nell’ascoltare lezioni o nozioni. E’ dall’esperienza di PAL.CO che è nata l’idea di proporre il testo “Giochi Conversazionali”.

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sabato 21 gennaio 2012

Componenti della vita trovare lavoro e mantenerlo prima parte

Componenti della vita trovare lavoro 
e
 mantenerlo
 prima parte


Da che cosa dipende secondo voi il riuscire nella vita a realizzare cio' che vogliamo?

Da legami famigliari?
Dalle conoscenze?
Dal fascino personale?
Dall'istruzione?
Dall'operosità'?
Dall'interesse?
Dall'intelligenza?
Dalle capacita' personali?
o
puramente
dalla fortuna???????
Troppo spesso si e' visto il figlio o nipote del titolare diventare caporeparto e il neo-genero  fino a ieri fattorino innalzarsi e arrivare al vertice.
E troppo spesso e' risaputo che il figlio o il nipote  non solo erano inadatti a tali posizioni in primo luogo  ma sicuri di non incorrere in punizioni si comportano nel modo più negligente di qualsiasi altro impiegato.
I legami famigliari dipendono dalla casualità' della nascita, ma lasciando lontani i legami famigliari che cosa ci rimane?
Ci sono le conoscenze.
I legami personali sono senza dubbio determinanti per ottenere, mantenere e migliorare una posizione.
Poi c'e' la questione del fascino personale.
Quante volte abbiamo visto la bella ragazza far carriera, superare le colleghe più anziane perché magari sapeva raccontare le barzellette giuste o comportarsi in maniera piu' accomodante con i dirigenti?
A chi ha vissuto una vita nel mondo del lavoro e ha persino sviluppato una certa insensibilità  tutti questi fattori sembrano predominanti.
A quanto pare solo i giovani continuano ad illudersi o a essere erroneamente convinti che le capacita personali, intelligenza, interesse, istruzione e operosità  abbiano un peso e il cinico irriducibile vorrebbe farci credere che in effetti questo atteggiamento sia solo sintomo di immaturità.
Che dire quindi dell'operosità e dell'interesse?
Magari abbiamo fatto gli straordinari e abbiamo continuato a lavorare oltre le normali richieste di professionalità  forse abbiamo persino messo da parte e trascurato la nostra famiglia e la nostra vita, abbiamo lavorato fino a notte fonda e nel tempo libero per elaborare soluzioni al fine di salvare la nostra azienda per poi vedere il fannullone deriso ritirare uno stipendio migliore.
Triste a dirsi anche i fattori dell'istruzione e dell'intelligenza sembrerebbero irrilevanti per la nostra sorte quando un uomo istruito viene messo da parte per un tizio privo di diploma ma fornito di una buona raccomandazione.
Abbiamo visto gli incolti e gli stolti comandare sconsideratamente le masse e i saggi fare da consiglieri ad un pugno di uomini.
Di fronte a questo caos sconcertante di elementi fortuiti che determinano il successo la capacità personale ci può sembrare sprecata.
Abbiamo visto le capacità altrui disdegnate.
Abbiamo visto le nostre capacità sprecate.
Abbiamo visto inetti avanzare e persone capaci venire ignorate o  addirittura restare disoccupate.
La capacità personale non sembrerebbe cosi importante come pensavamo noi e forse cominciamo a sentirci come rotelle negli stridenti ingranaggi del destino.
Sembra cosi che il conseguimento del successo dipenda da un insieme caotico di cause tutte fuori dal nostro controllo.
Deve quindi necessariamente trattarsi di fortuna ....... nient'altro che fortuna  .......... dall'inizio alla fine ....... ci proviamo ..... ci mettiamo in ghingheri per cercare un impiego ....... ogni giorno ci rechiamo al posto di lavoro spostiamo le carte o le scatole o le parti di un macchinario cercando di farlo in modo accettabile e torniamo a casa con un mezzo di trasporto affollato e aspettiamo un'altra giornata noiosa di puro lavoro.
Iniziamo un corso online o frequentiamo un corso serale cosi da avere un piccolo vantaggio sulla concorrenza e spesso lo abbandoniamo prima di finirlo.
A volte sembra che non siamo capaci nemmeno di fare una cosa tanto piccola per aiutare noi stessi a contrastare questa marea di imprevisti.
Ci ammaliamo, restiamo feriti esauriamo i giorni di permesso per malattia.
Non ci siamo ancora completamente ristabiliti ed ecco che ci ritroviamo senza lavoro.
Diventiamo vittime della politica aziendale e rimaniamo senza lavoro.
Veniamo spinti ad affrontare lavori che non vogliamo o non possiamo fare e di nuovo rimaniamo senza lavoro.
Invecchiamo e passiamo il tempo a ricordare quanto eravamo veloci un tempo e un bel giorno ci ritroviamo senza lavoro a dare da mangiare ai piccioni al parco.
La sorte dell'essere umano nel mondo del lavoro quotidiano e' incertezza.
La sua meta e' sicurezza.
Alcuni la raggiungono il resto di noi, giorno dopo giorno, anno dopo anno, si preoccupa  della propria capacita' di trovare un lavoro, di mantenerlo e di migliorare la propria sorte. (6 bisogni umani)
Fin troppo spesso i nostri peggiori timori si avverano (profezia autorealizzante) sui treni, nelle strade, alla radio e alla televisione la pubblicità  ci assale con ogni genere di cose da possedere.
E anche se sarebbe meraviglioso possederle gli uomini che le producono non possono averle non con il loro stipendio e ogni ora che passa ci presenta situazioni che potrebbero fare o disfare il nostro futuro.
Non c'e' da stupirsi se crediamo solo nella fortuna.
Ok ecco il problema.
Per mangiare dobbiamo avere un lavoro, per vivere dobbiamo continuare a svolgere il nostro lavoro in modo accettabile.
Per migliorare dobbiamo sperare in un colpo di fortuna.
E
tutto questo ci appare come una triste  scoraggiante confusione composta da imprevisti, fortuna e sfortuna o  da duro lavoro che alla fine ci lascia con un pugno di mosche.
La ricerca della sicurezza e' una ricerca di stabilita' e pace.
Un lavoratore si merita queste cose.
E' lui che crea i prodotti, dovrebbe avere il necessario per vivere invece ha il caos.
Il caos del'insicurezza deriva dal caos di dati sul lavoro e sulla gente.
Se non hai una bussola con la quale orientarti orientarti nella vita  ............ ti perdi.
La vita stessa deve essere compresa meglio.
Il lavoro e la sicurezza fanno parte della vita ........ se non si comprende la vita non si comprendono neanche queste sue parti.
Se tutta la vita sembra caotica, se pare una questione di supposizioni e di casualità allora e' certo che il lavoro sembrera' caotico.
Che ci piaccia o meno il lavoro riveste un ruolo principale nella nostra esistenza.
Se non amiamo il lavoro non amiamo la vita.
La sicurezza del lavoro quindi e' importante ma la sicurezza stessa e' comprensione.
Quando un uomo e' insicuro manca di certezza, semplicemente egli non sa.
L'insicurezza esiste dove manca la conoscenza.
Gli uomini che sanno sono sicuri.
Quelli che non sanno credono nella fortuna.
Tutta la sicurezza deriva dalla conoscenza.
Che cosa daresti per qualcosa che ti tirasse fuori da questo tran tran?
Che cosa daresti per trovare questa conoscenza?
Come puo' una persona conoscere la vita se la vita stessa non e' stata sistemata in un ordinato corpo di conoscenza?
Se l'argomento della vita e' un caos come potrebbe il lavoro che e' parte della vita essere qualcosa di diverso dal caos?
La conoscenza delle regole basi della vita porterebbe ad una sicurezza nel lavoro, nelle relazioni umane o in qualsiasi altro campo della vita.


 
Ritenete l'argomento interessante?
Cosa ne pensate?
Qual'e' la vostra esperienza?
Attendo come sempre preparato a dovere le vostre gradite idee.


La prossima settimana la soluzione.


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sabato 14 gennaio 2012

sabato 7 gennaio 2012

Deepak Chopra Il Mistero della Vita dopo la Morte - Libro Scoperte scientifiche, tradizioni spirituali e coscienza





Deepak Chopra
Il Mistero della Vita dopo la Morte - Libro
Scoperte scientifiche, tradizioni spirituali e coscienza


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«Chi non è curioso riguardo a ciò che accade dopo la morte? E anche se ci sono molte risposte a disposizione, sia antiche che moderne, alcune perfino basate sulla nuova scienza, la domanda “Cosa ha da dire Deepak Chopra a questo proposito?” è una questione importante per la nostra epoca. Bene, finalmente la risposta di Deepak è qui ed è molto assertiva su tante domande significative. Mi piace: che dire di più? Questo è un grande libro di facile lettura».

Amit Goswami, Ph. D., autore de The Self -Aware Universe, Physics of the Soul, e The Quantum Doctor

«L’inarrestabile Deepak Chopra dipinge con vivaci dettagli i regni che possiamo incontrare dopo aver oltrepassato la nostra cornice mortale. Cosa ancora più importante, rende chiaro che solo la capacità di Consapevolezza di se stessi che noi abbiamo sviluppato qui e ora può prepararci per il confronto con la nostra vera natura che ci aspetta al momento della morte».

Andrew Cohen, insegnante spirituale e fondatore della rivista What Is Enlightenment


Cosa c'è oltre la morte?
Sappiamo rispondere a questo quesito?



Il famoso autore di bestseller Deepak Chopra nella nuova opera La prova che esiste la vita dopo la Morte risponde a queste e molte altre domande.

Ci dà le prove che l’aldilà non è separato da questo mondo da un muro impenetrabile. Una sola realtà, infatti, abbraccia tutti i mondi, tutti i tempi e i luoghi. Alla fine della nostra vita noi “trapassiamo” in una nuova fase del medesimo viaggio dell’anima in cui ci troviamo proprio in questo minuto.

In quest’opera Chopra ci conduce all’estremo limite a cui sono giunte finora le scoperte scientifiche e le grandi tradizioni di sapienza spirituale per fornirci una mappa della “vita che segue”.

è un viaggio affascinante attraverso molti livelli di consapevolezza. Ma molto più importante è l’urgenza del suo messaggio: chi incontrerai nell’aldilà e ciò di cui là farai esperienza rappresentano le tue presenti convinzioni, aspettative e livelli di consapevolezza.

Nel presente, qui ed ora, tu puoi modellare ciò che ti accadrà dopo la tua morte. Portando l’aldilà nel momento presente, La prova che esiste la vita dopo la Morte spalanca una immensa nuova area di creatività. In definitiva non c’è divisione fra vita e morte, c’è soltanto un continuo progetto creativo.



Chopra ci invita a diventare co-creatori in questo regno sottile, e nel momento in cui arriviamo a comprendere l’unica realtà, noi lasciamo cadere le nostre paure irrazionali e ci incamminiamo verso un’esperienza sacra e celata con una sensazione di meraviglioso stupore e di potere personale.

Altre Testimonianze sul libro "Il Mistero della Vita dopo la Morte" di Deepak Chopra

«Ecco il paradosso: il più grande mistero della vita – la morte – sembra essere il suo opposto e proprio la sua negazione. Comunque, chiunque legga con mente aperta la ricerca penetrante e ricca d’intuizioni di Deepak Chopra riguardo questo grande mistero, arriverà a capire che l’opposto della morte è la nascita, non la vita. La Vita, che nella sua essenza è coscienza, è eterna e non ha opposti. Non c’è morte, solo la metamorfosi di forme vitali, apparendo la coscienza come questo o quello. Questa è la verità che ci libera che il libro continuamente indica».

Eckhart Tolle, autore de Il potere di adesso

Continua a leggere - Testimonianze sul libro "Il Mistero della Vita dopo la Morte" di Deepak Chopra


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Daniel Estulin Il Club Bilderberg Versione nuova






“Scopri chi governa veramente l'Italia... nella seconda edizione aggiornata del Club Bilberberg di Daniel Estulin”

Finalmente la seconda edizione aggiornata del libro che racconta la storia della loggia massonica più potente al mondo.
Potrai scoprire gli importanti protagonisti della vita politica,finanziaria e industriale italiana ed europea che ne fanno parte,

da Mario Monti a Mario Draghi, dalla famiglia Agnelli a Romano Prodi e tanti altri…

Siamo davvero sicuri che vogliamo affidare il nostro futuro politico ed economico a loro?


Il Club Bilderberg presenta una delle più potenti e segrete organizzazioni del mondo. Dal 1954, una volta all’anno, questo gruppo ristretto di persone si ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell’umanità.

Nessun giornalista ha mai avuto accesso alle riunioni che fino a poco tempo fa si sono svolte presso l’Hotel Bilderberg, in una piccola cittadina olandese. Nessuna notizia è mai filtrata da quelle stanze, anche se – come dimostrano le pagine di questo libro – è durante questi incontri che vengono prese le decisioni più rilevanti per il futuro di tutti noi.

Risultato di un’indagine serrata e pericolosa durata oltre 15 anni, l’impressionante inchiesta di Daniel Estulin svela per la prima volta quello che non era mai stato detto prima, rendendo noti i giochi di potere che si svolgono a nostra insaputa.

Super protetta dalle forze di polizia,la classe dirigente globale detta legge su politica, economia e questioni militari.

La dettagliata opera di Estulin dimostra come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della storia recente, dal Piano Marshall allo scandalo Watergate e come in questa élite emergano le figure chiave dello scacchiere internazionale, presidenti USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate giornalistiche. Estulin colpisce questa organizzazione proprio dove fa più male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani.


Il Club Bilderberg, tradotto in 50 lingue e diffuso in oltre 70 Paesi, è diventato in poco tempo un bestseller internazionale, di cui è anche prevista la versione cinematografica.
Anteprima della nuova edizione Il Club Bilderberg LIBRO di Daniel Estulin

Da quando la prima edizione statunitense di The True Story of the Bilderberg Group fece la sua esplosiva apparizione nel settembre 2005, molte cose sono cambiate nell’era della politica del potere globale. All’epoca vivevamo in un mondo unipolare con un solo centro di autorità e un solo centro di forza. Alla fine del 2011 le cose sono nettamente diverse.


Non viviamo più in un mondo con un unico padrone militare. La minaccia che l’umanità di oggi si trova ad affrontare proviene dall’usurpazione del potere da parte di leader di terrorismo finanziario; la folle fase finale di un progetto che dura da secoli e si propone di neutralizzare lo sbalorditivo successo delle conquiste del Concilio di Firenze del 1439-1440, che aveva provvisoriamente riunificato i riti orientali e occidentali della Chiesa cristiana.

Continua a leggere - Anteprima della nuova edizione Il Club Bilderberg LIBRO di Daniel Estulin


Mario Monti, un pezzo del Club Bilderberg made in Italy

Mario Monti, il nuovo Primo Ministro italiano dopo l’era Berlusconi, fa parte del Club Bilderberg. E cosa sia questo esclusivisssimo Club lo spiega bene lo scrittore e giornalista spagnolo Daniel Estulin che ne ha fatto il centro della sua vita professionale. Arianna Editrice ha già pubblicato la prima versione del suo libro, Il Club Bilderberg appunto, e a breve uscirà con un’edizione aggiornata.


Continua a leggere - Mario Monti, un pezzo del Club Bilderberg made in Italy


Soluzione rapida a stress, ansia, depressione, pensieri negativi, comportamento irrazionale, disturbi e dolori indesiderati, ecc

Soluzione rapida a stress, ansia, depressione, pensieri negativi, comportamento irrazionale, disturbi e dolori indesiderati, ecc



Ho seguito una conferenza sull'alimentazione vegetariana e veniva spiegato tra le tante cose anche come i vegetali si difendono dai parassiti e predatori.

Ho scoperto che pomodori, melanzane, patate ecc. contengono ancora oggi sostanze chimiche autoprodotte dannose, non solo per i parassiti ma anche per l'uomo, se ingerite in grosse quantita'.

Questa informazione mi ha fatto pensare ad un argomento che, penso, non vi sia mai passato per la mente.

Cosa accomuna il mondo animale (esseri umani compresi) ed il mondo vegetale?

Qual'e' la struttura base della vita degli essere viventi ........ anche del mio gatto Zuzu?

La sopravvivenza.  

L'obiettivo quindi di ognuno di noi civilizzato  o primitivo  che sia e' sopravvivere.

La sopravvivenza non e' solo la differenza fra la vita e la morte.

Sopravvivere a cosa?

Alla profezia dei Maya?

All'alito del vostro capo?

Ci sono piu' livelli di sopravvivenza come sappiamo da Maslow.



Stress, ansia, depressione, pensieri negativi, comportamento irrazionale, disturbi e dolori indesiderati, ecc. vi dicono qualcosa?

Ok

Oggi parliamo del cervello rettile-istintivo, quella parte del nostro cervello che attinge dall'inconscio (l'area della memoria dove viene immagazzinato di tutto eventi traumatici compresi) informazioni dalle situazioni dolorose per pilotarci a nostra insaputa.

Queste informazioni sono la causa di tutto cio' che va storto nella nostra vita.

L'obiettivo della mente e' quello di risolvere le situazioni difficoltose relative alla sopravvivenza e trae le sue informazioni dalle esperienze che facciamo nella vita.

In ogni momento l'inconscio registra qualsia cosa ci succeda, come la scatola nera degli aerei, ogni suono, ogni cosa noi vediamo, ogni sapore, odore dolore, sensazione tattile ......... ogni cosa.

Come abbiamo gia' visto negli articoli precedenti questi momenti vengono immagazzinati nella mente come immagini mentali       e rimangono li per tutta la nostra vita e possono essere ricordate.

(Cliccate qui per approfondire le immagini mentali: articolo 1articolo 2articolo 3)

Quando ricordate qualcosa immediatamente ottenete l'immagine di quella cosa.

Pensate al primo giorno di scuola  .

Avete ottenuto un'immagine?

Ok la maggior parte dei ricordi viene immagazzinata nella parte conscia della mente che pensa, ricorda e fa calcoli in modo analitico.

Le informazioni immagazzinate a livello conscio serviranno al cervello per elaborare razionalmente decisioni che favoriranno la sopravvivenza.

Alcune delle immagini vengono invece immagazzinate in un'altra area della mente, una parte che non pensa in modo razionale e che non puo' prendere decisione sensate.

L'inconscio. (Con il termine inconscio Freud intendeva un complesso di processi, contenuti ed impulsi che non affiorano alla coscienza del soggetto e che pertanto non sono controllabili razionalmente. Egli riferì il termine dapprima ad una parte della mente in cui si trovano i contenuti psichici rimossi, per poi passare ad indicare i contenuti stessi che possono riaffiorare nei sogni in forma simbolica, o manifestarsi come atti mancati, come i lapsus e le distrazioni. In sintesi nella nostra psiche esiste una dimensione inconscia e irrazionale, in cui si annidano una serie di istinti e desideri il cui contenuto non si manifesta a livello cosciente, ma la cui soddisfazione è necessaria, pena il manifestarsi di disturbi del comportamento più o meno gravi. Il fatto che ritenesse i contenuti inconsci per lo più di natura sessuale va collegato alla morale dell'epoca e delle precedenti, e particolarmente alla repressione della sessualità, essendo oggi dimostrata la validità dell'intuizione generale[senza fonte]: l'inconscio è sede di ogni processo psichico che debba restare inaccessibile al pensiero cosciente e comprende almeno una parte di quelli attinenti alla sfera sessuale.)

L'inconscio per mezzo del cervello rettile-istintivo ( il più antico e primitivo centro di coscienza, che sta alla base del nostro cervello e guida tutti i processi istintivi legati alla sopravvivenza individuale: il possesso, il potere sul territorio, il sesso, l’aggressività verso le altre specie viventi e verso i propri simili, la competizione, le ritualità sociali, la lotta e la fuga. Questi istinti oggi governano il nostro cervello e la nostra intera civiltà. È come se il nostro pianeta fosse composto di singoli individui che vivono essenzialmente per se stessi.) entra in azione a nostra insaputa ed inizia semplicemente a reagire alle cose che succedono in modo irrazionale.

Vi siete mai sentiti stressati un giorno mentre il giorno prima stavate benissimo pur avendo gli stessi problemi?

Ti sei mai sentito depresso o hai mai avuto attacchi d'ansia o di angoscia?

Hai mai avuto l'impulso di fare cose che sai essere dannose per te, per le tue relazioni o per la tua salute?

In queste situazioni l'inconscio attraverso il cervello rettile-istintivo ha preso il controllo e tu non ne sei consapevole.

Perché?

Ci sono momenti della vita nei quali la mente conscia si spegne e la mente inconscia comincia a registrare.

Questi momenti sono quando sperimentiamo dolore (fisico o emotivo) e quando siamo incoscienti (totali es. a seguito di un incidente o sotto anestesia o quando non siamo completamente consapevoli per una malattia, per ubriachezza, per droghe o per esempio quando siamo particolarmente stanchi).

Per capire il funzionamento pensate ad un ipnotizzatore che dopo aver messo il soggetto in uno stato di parziale incoscienza innesta un comando che riattivato poi da un qualcosa che la persona vede o sente fara' reagire la persona in un certo modo.






Esattamente come l'ipnotizzatore da comandi nascosti ad una persona le parole e le espressioni immagazzinate nell'inconscio danno alla mente comandi nascosti e possono influenzare il modo in cui pensi, agisci e provi sensazioni. 

Per capire meglio questo concetto vi faccio un esempio:

immaginate di giocare una partita a calcetto e un vostro amico vi colpisce con il pallone in pieno volto. Nell'impatto con il pallone una piccola frazione di dente si rompe, cadete a terra perdendo i sensi.

'stai attento! Guarda cos'hai fatto! Vattene!'

'L'ha presa in testa. Non puo' respirare!'

'Non muovetelo!'

L'intero episodio e' ora memorizzato nell'inconscio.

L'urto, il dolore, la sensazione della palla sul viso, i rumori tutt'intorno, le parole dette.

Tutto questo episodio con quello che ha visto, sentito, percepito ha creato un chunk (Il chunk in psicologia cognitiva è un'unità di informazione. L'operazione di acquisizione di queste unità è chiamata chunking.), un blocco di informazioni che ora rimane dormiente nelle profondità dell'inconscio.

Quando si trovera' nei pressi di queste cose o cose simili il suo cervello rettile-istintivo riattivera' quel chunk nel tentativo irrazionale di proteggerlo da cio che la mente crede essere una situazione pericolosa.

Il suo passato dolorosa viene confuso con il presente.

Basta una componente qualsiasi di quel chunk per attivare l'ancora e far partire il programma.

A distanza di anni alla richiesta del figlio di giocare con la palla proprio mentre il bambino gli tira la palla al nostro soggetto viene un improvviso mal di testa.

Scansa la palla e si mette ad urlare al figlio:

'stai attento! Guarda cos'hai fatto! Vattene!' 

Il nostro soggetto non ha nessun motivo razionale per prendersela con il figlio, ha perso la calma a causa dell'effetto del chunk precedente e non ne e' consapevole.

L'inconscio cerca di farci evitare situazioni simili a situazioni pericolose del passato e visto che i suoi calcoli sono del tutto irrazionali danneggia la nostra capacita' di sopravvivere.

Vi rendete conto da quando siete stati concepiti quanti chunks dolorosi abbiamo memorizzato nell'inconscio?

Potete rendervi conto ora di tutte quelle volte che vi siete comportati 'non da voi'?

I chunks dolorosi sono la causa di paure, insicurezze, irrazionalità, stress e depressione.

Non ci sono limiti di combinazioni di parole ed espressioni che sono contenute nell'inconscio e che possono far ammalare una persona sana e impedire ad una persona malata di guarire.

E' questa la causa delle malattie psicosomatiche (La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia spesso di natura psicologica.
Il suo presupposto teorico è la considerazione dell'uomo come inscindibile unità psicofisica; tale principio implica che in ogni forma morbosa - e finanche nel trauma accidentale - accanto ai fattori somatici giochino un ruolo anche i fattori psicologici.L'interconnessione tra un disturbo e la sua causa d'origine psichica si riallaccia alla visione olistica del corpo umano, all'interno della consapevolezza che corpo e mente sono strettamente legati tra loro. Uno degli indirizzi più promettenti della ricerca in psicosomatica negli ultimi trent'anni (grazie anche allo sviluppo e alla nascita di nuove tecniche e tecnologie bio-mediche) è la psiconeuroendocrinoimmunologia (P.N.E.I.), che ha l'obiettivo di chiarire le relazioni tra funzionamento psicologico, secrezione dineurotrasmettitori e ormoni e funzionamento del sistema immunitario.).
Il termine psicosomatico vuol dire che e' la mente a far ammalare il corpo.
Se per esempio una ragazzina cade in una piscina e nella confusione una persona vicina urla:
'non può respirare!'
Questa frase e' ora memorizzata in un chunk e una volta adulta questa ragazza soffrirà d'asma perche il suo inconscio sta ancora dicendo al suo corpo che non può respirare.
Questo e' l'inconscio che fa ammalare il corpo.
Comandi inconsci come:
'mi fa sempre male' in relazione ad una ferita potrebbe causare una malattia cronica come l'artrite.
Una madre che dice al figlio malato:
'non ti lascero' mai' malgrado le sue buone intenzioni avra' installato un comando che dice che la sua malattia non migliorera'.
Molte malattie come: ulcere allergie, emicranie, dolori inspiegabili ecc. si possono far risalire all'effetto dannoso di chuks dolorosi memorizzati nell'inconscio.
Ad ogni lezione vi dico sempre prima di parlare chiedetevi qual'e' il vostro obiettivo nei confronti del vostro interlocutore.
Se non siete piu' che sicuri sull'effetto di cio' che state per dire ......... state zitti.
Giovedì prossimo in aula e sabato prossimo sul blog come uscire da queste situazioni.
Nel frattempo salite sulla linea del tempo e verificate tutte le situazioni traumatiche della vostra vita.

Per approfondire:


La Time-Line della PNL
Come trasformare la percezione degli eventi passati e futuri con la Programmazione Neuro-Linguistica
Buono

Time Line
La ristrutturazione dell'esperienza temporale con la programmazione neurolinguistica


"Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice e un futuro degno di essere vissuto"
La time-line (letteralmente: linea del tempo), è uno strumento sviluppato dalla Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) per lavorare sulla propria e altrui esperienza del tempo.

La PNL ha sempre cercato strumenti di trasformazione così potenti da consentire di guardare avanti con un'energia e un atteggiamento diversi, in modo tale da rendere il futuro un luogo in cui valesse la pena di trascorrere la propria vita e anche di "trasformare" il passato.

Trasformare il passato?

Il risultato conseguito dalle tecniche presentate in questo libro è quello di fornire strumenti precisi per "creare" una rappresentazione mentale del futuro da percorrere con gioia liberandoci da ciò che ci ha ferito o ostacolato.



Come possiamo raggiungere questi obiettivi?

Agendo sulla nostra rappresentazione mentale del tempo. La PNL continua a sorprenderci questa volta aiutandoci a porre il "tempo" al servizio dell'essere umano.



Gli autori rispondono a queste e a molte altre domande:
• Tutti pensano al tempo allo stesso modo?
• Tutti vivono il trascorrere del tempo allo stesso modo o ci sono delle differenze tra individuo e individuo?
• In che modo una persona sa dire quali eventi, nel suo passato, sono avvenuti prima di altri eventi? E come fa a distinguere un ricordo da un pensiero che si riferisce al passato?
• Possiamo cambiare il nostro modo di percepire il tempo passato, presente e futuro in modo che sia vantaggioso per la nostra salute fisica e mentale?
• Possiamo attenuare e cancellare il dolore delle esperienze passate lavorando sulla relazione tra tempo e ricordi? In altre parole, possiamo “cambiare il passato”?
• Possiamo vivere il presente in modo appagante?
• Possiamo annullare la paura del futuro?
Un'avventura nei luoghi della propria mente. Una sfida a rivisitare il proprio passato e l’opportunità di viverlo in modo diverso. 
Anche il passato può essere cambiato!